Attentato Londra, identificato il terzo terrorista: Youssef Zaghba, italo-marocchino
Figlio di una bolognese, aveva il doppio passaporto. Nel marzo del 2016 fu fermato all'aeroporto del capoluogo emiliano. Nel suo cellulare furono trovati video dell'Isis: non abbastanza per un'incriminazione
LONDRA - Video di propaganda dell'Isis, sermoni religiosi: gli indizi di un'adesione alla jihad. E' quello che gli investigatori italiani trovarono nel marzo 2016 sul telefonino di Youssef Zaghba, il terzo degli attentatori di Londra. Yussef, 22 anni, madre italiana e padre marocchino, ha vissuto a Bologna per alcuni periodi. Proprio nel capoluogo emiliano venne fermato mentre cercava di imbarcarsi su un volo per la Turchia. Gli agenti della polizia di frontiera si insospettirono perché aveva un biglietto di sola andata e un piccolo zaino: niente soldi, né bagagli. Elementi che fecero subito scattare il fermo, con l'ipotesi che si trattasse di un volontario destinato a raggiungere lo Stato Islamico.
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Il Rif di mare e di montagna non arretra: in piazza per la giustizia sociale
Marocco. Tensione nella regione settentrionale: proteste iniziate con la morte di un venditore a ottobre. Arrestato il leader del movimento popolare, in 50mila in strada per lavoro e dignità
La regione marocchina di Rif sta esplodendo: da metà maggio le proteste sociali sono tornate sulle pagine dei giornali arabi, ma è da ottobre che la popolazione scende in piazza. Dalla morte di un venditore ambulante di pesce, Mouhcine Fikri, 31 anni.
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Marocco: giro di vite sulle proteste
Giro di vite delle autorità marocchine per stroncare le proteste, da mesi in corso. contro gli abusi di potere e contro la corruzione.
La rivolta contro il governo è cominciata lo scorso ottobre nel nord del paese, ad al-Hoceima, dopo che un venditore ambulante è morto schiacciato da un camion dei rifiuti dal quale cercava di recuperare il pesce che gli era stato confiscato dagli agenti.
Alta tensione in Marocco, la rivolta del Rif
In questi giorni nel Paese più stabile del nord Africa, il Marocco, torna ad agitarsi minaccioso un vecchio fantasma: il Rif. Quella regione berbera del nord con una ferita mai risanata, è scesa con migliaia di manifestanti nel cuore di Al Hoceima contro corruzione, repressione e disoccupazione. La marea umana che ha marciato pacificamente il 18 maggio nella capitale della regione, non avrà certamente fatto dormire sonni tranquilli al monarca Mohammed VI, che ha seguito passo dopo passo il battito della rivolta berbera, rinunciando all’appuntamento con Trump in Arabia Saudita.
Marocco: Perché le capre si arrampicano sull’Argan
Perché le capre si arrampicano sull’Argan e sputano i semi da 10 metri di altezza
I ricercatori hanno scoperto una variante interessante della disseminazione per opera degli animali: in particolare delle capre che in Marocco si arrampicano fino a 10 metri di altezza.
Le capre, in Marocco, disseminano i semi di Argan sputandoli da 10 metri di altezza, arrampicate sugli alberi: così facendo permettono all'albero di diffondersi sul territorio. I ricercatori dell'Ecological Society of America hanno scoperto un nuovo processo di disseminazione di cui le capre sono responsabili che apre nuovi spunti di riflessione sulle modalità con cui alcune specie vegetali si diffondono. Lo studio, intitolato “Tree-climbing goats disperse seeds during rumination”, è stato pubblicato su Frontiers in Ecology and the Environment.
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